Dialetti D'italia Poem by Pietro Grossi

Dialetti D'italia

Girando per lavoro o per turismo
Nella Patria della Pizza e dei Confetti
Ho avuto il privilegio e l'euforismo
Di ascoltare infiniti dialetti.
Al nord ho udito quel discorso..vero
'Pincia, pincia, l'uomo n'è mia de fero! '
Firenze centro, lui mi spiegava l'indirizzo,
Profittando del vigile discretoò
Un'automobilista infilava il divieto,
Ma l'occhio..vigile, non si fece sorprendere:
'La un ci vada di là, la va a spendere! '
Tra mare e Vesuvio, invece ho ascoltato
Un battibecco che mi ha divertito:
'Chist'è u mio, tu nun t'hai accattato,
Mannaggia nui fetente scurnacchiato'.
E non fai in tempo a passare lo stretto
Che ti imbatti in un altro dialetto.
Sotto l'Etna imponente ed infuocata
Senti dire, mentre il cielo par che bruci:
'Sì cchiù cuinnuti r'un panaru ri babbaluci! '.
In Romano sfrontato, da un commilitone
Mi son sentito dire:
'A'mbriao de pippe, ma che funzioni a pile? '.


PG2802162023

Dialetti D'italia
Sunday, February 28, 2016
Topic(s) of this poem: slang
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